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Massimo Gambarana – Comprare casa a Torino oggi

Comprare casa a Torino oggi: opportunità nei quartieri in trasformazione

a cura di Massimo Gambarana

 

Torino sta cambiando volto. Per capire dove conviene investire oggi nel mercato immobiliare torinese, Massimo Gambarana – agente immobiliare con esperienza internazionale e buon conoscitore del territorio – ci ha raccontato quali quartieri stanno vivendo una trasformazione significativa e dove si concentrano le migliori opportunità per chi cerca casa o vuole investire.

Una trasformazione graduale, sostenibile e inclusiva

Negli ultimi anni, Torino ha vissuto un profondo processo di trasformazione urbana, guidato da interventi di riqualificazione che hanno saputo coniugare crescita immobiliare e inclusione sociale. A differenza di altre città europee, dove la gentrificazione ha spesso generato forti disuguaglianze, il capoluogo piemontese si distingue per un modello più graduale ed equilibrato, capace di preservare l’accessibilità abitativa e la qualità della vita.

Ricordo che il termine “gentrificazione” è stato coniato negli anni ‘60 dalla sociologa britannica Ruth Glass per descrivere la trasformazione di quartieri popolari in aree residenziali abitate dalla borghesia benestante. Questo fenomeno si manifesta con l’incremento del valore immobiliare, la sostituzione della popolazione residente con nuovi abitanti di estrazione socio-economica superiore e la riqualificazione dell’ambiente urbano.

Secondo i dati del Comune di Torino, tra il 2000 e il 2020 i prezzi degli immobili nelle aree riqualificate sono cresciuti tra il 30% e il 70%, con picchi nei quartieri di San Salvario e Aurora. Tuttavia, l’assenza di una forte crescita economica ha contenuto l’impatto sui redditi, evitando un’espulsione massiva del ceto medio.

 

Quartieri protagonisti della rigenerazione urbana

San Salvario

San Salvario ha attraversato, tra il 1990 e il 2015, una trasformazione profonda, diventando uno dei quartieri più dinamici e attrattivi della città. Il mix di investimenti pubblici, iniziative culturali e imprenditoria creativa ha fatto del quartiere un polo per la vita notturna, l’arte e il co-working.

Dal punto di vista immobiliare, la domanda è cresciuta costantemente, trainata sia da chi desidera viverci sia da investitori. I prezzi sono passati da 1.500 €/mq nel 2005 a circa 2.800 €/mq nel 2023, con valori ancora più alti per immobili ristrutturati o vicini a corso Vittorio Emanuele II e al Parco del Valentino. Tuttavia, il fenomeno della gentrificazione ha portato anche a un aumento del costo della vita e al progressivo spostamento di alcune fasce di popolazione verso zone più accessibili.

Aurora

Aurora ha beneficiato dell’insediamento di startup e istituzioni culturali – tra cui la Nuvola Lavazza – che hanno in parte rilanciato l’immagine del quartiere. Il valore immobiliare è cresciuto in alcune aree (quelle più prossime al Campus Einaudi e al ponte Rossini) del 40% negli ultimi dieci anni.
Tuttavia, non tutte le iniziative di sviluppo immobiliare hanno avuto il successo sperato: vaste zone, come l’isolato tra i corsi Emilia, Vercelli, Novara e Giulio Cesare, non hanno rispettato le aspettative.

 Borgo San Paolo

Borgo San Paolo, storico quartiere operaio, ha vissuto una trasformazione armoniosa grazie alla riconversione delle ex aree produttive in residenze, spazi culturali e servizi. La vicinanza con il Politecnico ha favorito l’arrivo di studenti, aumentando la domanda abitativa.
Il quartiere ha saputo mantenere un equilibrio sociale, combinando la sua identità storica con un rinnovamento urbanistico. Il mercato, in crescita costante, rappresenta una valida opportunità sia per famiglie sia per investitori.

Barriera di Milano

Barriera di Milano rappresenta una delle sfide più complesse della trasformazione urbana torinese. Nonostante alcuni interventi riusciti – come la riconversione dell’ex Incet in un polo per l’innovazione – permangono criticità legate alla sicurezza, al degrado edilizio e all’esodo dei residenti storici.
Un’operazione potenzialmente strategica per il rilancio dell’area è la rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, che potrebbe attrarre nuovi investimenti e migliorare la vivibilità complessiva del quartiere.

Torino vs Milano: due modelli a confronto

A Milano, quartieri come Isola, Porta Romana o i Navigli hanno visto un’esplosione dei prezzi, rendendo gli alloggi inaccessibili per molti residenti storici. A Torino, invece, i prezzi nelle zone riqualificate restano tra i 2.200 e i 4.000 €/mq, conservando una relativa accessibilità anche per le famiglie della classe media.

Nel capoluogo lombardo, il prezzo medio in aree rigenerate è passato da circa 3.000 €/mq nel 2000 a oltre 8.000 €/mq nel 2023. A Torino, l’aumento è stato più contenuto, in parte grazie a politiche urbanistiche più caute e a una dinamica economica diversa.

Un dato interessante: tra il 2015 e il 2022, il 25% delle nuove compravendite a Torino si è concentrato nei quartieri oggetto di riqualificazione.

 

Il futuro della città

L’esperienza torinese dimostra che è possibile riqualificare la città mantenendo un equilibrio tra modernizzazione e inclusione. Se ben governata, la trasformazione urbana di Torino potrebbe diventare un modello nazionale. Secondo le previsioni del Comune, entro il 2030 saranno rigenerati ulteriori 3,7 kmq di territorio urbano, con un investimento stimato di oltre 2,5 miliardi di euro.

Ci saranno dunque ancora cambiamenti e, se è vero quello che diceva l’urbanista Kevin Lynch: “Una buona città è quella in cui è possibile orientarsi e sentirsi a casa”, credo che il lavoro di un agente immobiliare non possa che essere quello di aiutare le persone a trovare il proprio posto nel quartiere giusto.

 

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Massimo Gambarana
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