Jointly è un’azienda nata nel 2014 con l’obiettivo di trasformare il welfare aziendale in un sistema più inclusivo e strategico. Fondata da Francesca Rizzi, Anna Zattoni e Fabio Galluccio, la società ha sviluppato un approccio innovativo basato sul corporate wellbeing, che va oltre i tradizionali benefit economici per promuovere il benessere complessivo dei lavoratori. Questo modello aiuta le aziende a creare un ambiente lavorativo più partecipativo e a migliorare la produttività e l’engagement dei dipendenti.
La piattaforma proprietaria di Jointly, Joy, è utilizzata da oltre 170 aziende e 350mila dipendenti, offrendo un ecosistema integrato di servizi che spaziano dai flexible benefit al supporto alla genitorialità, dalla salute mentale alla mobilità sostenibile. Ciò che distingue Jointly è la sua capacità di misurare l’impatto delle iniziative, permettendo alle imprese di valutare i benefici concreti del corporate wellbeing.
In un contesto in cui il turnover è in crescita e le aziende devono rispondere a nuove esigenze lavorative, il corporate wellbeing si afferma come uno strumento chiave per trattenere talenti e migliorare la competitività. Secondo studi condotti in collaborazione con il Teha Group – The European House Ambrosetti, investire nel benessere aziendale può portare a un aumento della produttività del 20% e a una riduzione significativa dei costi di turnover.
Tra i progetti di maggiore rilievo sviluppati da Jointly c’è il programma Professione Genitori, che offre supporto a famiglie e lavoratori attraverso iniziative di orientamento scolastico e crescita personale. Per il 2025, l’azienda punta a rafforzare la propria piattaforma Joy con strumenti avanzati di People Analytics, espandere l’offerta di servizi e consolidare la propria leadership nel settore del corporate wellbeing.
L’obiettivo di Jointly rimane chiaro: trasformare il benessere aziendale in un vantaggio competitivo reale, combinando innovazione, tecnologia e analisi dei dati per creare ambienti di lavoro più sostenibili e produttivi.
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